di: Bruno Scaglione

Abruzzo, campagna olivicola 2024/2025

Alcune considerazioni su di una raccolta decisamente anomala

Com’è andata la campagna olivicola quest’anno?

CAMPAGNA OLIVICOLA 2024/2025

Campagna olivicola 2024/2025
Campagna olivicola 2024/2025
Campagna olivicola 2024/2025
Campagna olivicola 2024/2025

Siamo lontani dalle produzioni che avevamo nel passato. Fino al 2000, le quantità di olio prodotte in regione oscillavano intorno ai 200.000 quintali. Negli ultimi vent’anni le quantità raramente superano i 100.000 quintali e quest’anno sarà difficile traguardare i 50.000.

L’olivo più di altre piante sta risentendo dei mutati cambiamenti climatici: prolungate siccità, mancanza di freddo invernale, venti estremi sia caldi che freddi nei momenti più delicati (fioritura, allegagione), accentuazione dell’alternanza produttiva, patogeni sempre più aggressivi con conseguente scarsa remunerazione del produttore. Un declino allarmante.

In questa campagna è accaduto di tutto, l’unico dato positivo, estremamente importante, è stato che il gran caldo estivo ha di molto limitato la presenza della mosca consentendo così una produzione di buona qualità in tutti gli areali olivicoli della regione.

Le varietà che hanno maggiormente risentito del calo produttivo sono state il Leccino, la Dritta, la Toccolana o per assenza di fioritura o per scarsa allegagione. Le altre varietà che portavano frutti, in primis la Gentile di Chieti, hanno beneficiato delle provvidenziali piogge di settembre e dei primi di ottobre consentendo così buoni risultati sia quantitativi che qualitativi.


Bruno Scaglione
Coordinatore Guida agli extravergini Slow Food Abruzzo e Molise

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