Una prima fase di lavoro è stata dedicata alla sperimentazione e controllo della filiera produttiva e alla definizione del profilo sensoriale ed organolettico del prodotto.
La ricercatrice incaricata per questo progetto, nel corso delle sue visite aziendali ha fatto dei prelievi di campioni di olio di Intosso per le necessarie analisi di laboratorio utili a definirne il profilo organolettico ai fini della sua caratterizzazione.
Nel corso delle due campagne olivicole sono stati eseguiti più campionamenti: con olio prodotto da olive raccolte in anticipo e con olio prodotto da olive raccolte in ritardo.
Successivamente si è proceduto alla valutazione dei parametri chimici e organolettici riscontrati in ciascuno dei due campioni analizzati. Inoltre, è stato fatto un profilo sensoriale dell’olio della cultivar Intosso presso un panel accreditato.
Gli oli prodotti nelle due campagne sono stati valutati a fine settembre per stabilire la conservazione del prodotto e la potenziale durata. Sono stati analizzati in tutto sedici campioni di olio.
Nel frattempo è stata avviata una mappatura della localizzazione delle piante presenti nell’areale per giungere alla realizzazione di un vero e proprio catasto dei terreni e delle piante di Intosso.
Per quanto ha riguardato la fase di ricerca e aggiornamento tecnico degli operatori, nell’arco dei due anni interessati dal progetto, sono state effettuate, presso le aziende della comunità di prodotto, una serie di consulenze volte a monitorare e seguire tutte le fasi produttive oltre che a prestare supporto sulle tecniche colturali dell’oliveto, potatura dell’olivo, difesa fitosanitaria, sistemi di estrazione e tecniche di miglioramento della qualità dell’olio.
Il progetto ha previsto inoltre la stesura del disciplinare produttivo della cultivar Intosso facendo riferimento ai parametri analitici dell’olio, ottenuti dai differenti step di analisi effettuati nel corso delle due campagne olivicole. Ciò è stato fatto con un confronto tra i produttori per concordare i contenuti del documento.
L’attività di promozione e commercializzazione ha previsto l’organizzazione di serate presso alcuni ristoranti della provincia di Chieti nel corso delle quali è stato presentato il prodotto protagonista del progetto in corso, attraverso degustazione guidate e mini corsi di assaggio durante vere e proprie cene didattiche.
Sono stati organizzati inoltre tre convegni/incontri:
- Presentazione del progetto presso l’I.P.S.S.A.R. “Giovanni Marchitelli” di Villa Santa Maria (CH);
- Convegno “Viaggio alla scoperta dell’olio monocultivar di intosso” in sinergia con il CRA Nut‐ Mipaaf, con degustazione guidata comparativa e cena con i prodotti della biodiversità;
- Librerie.Coop c/o Centro D’Abruzzo Ipercoop ‐ Degustazione e presentazione del progetto “L’olio di intosso” in compagnia dei produttori.
Molto significative dal punto di vista comunicativo e del riscontro dell’interesse dimostrato dal pubblico per il prodotto, sono risultate le partecipazioni dei produttori al Salone del Gusto di Torino ed alle manifestazioni organizzate dal GALa Casa Abruzzo a Milano in occasione dell’Expo.
Con il progetto degli Oli Monovarietali, insieme all’Intosso, si vogliono valorizzare altre sette cultivar presenti nel territorio chietino: Crognalegna, Cucco, Gentile di Chieti, Nebbio di Chieti, Olivastro Frentano, Olivastro di Roccascalegna e Olivastro di Bucchianico.