Un piatto legato al periodo della raccolta delle olive. La “trappitara”, da Trappeto, veniva preparata direttamente in frantoio con l’olio extravergine d’oliva nuovo e offerta ai contadini nell’attesa del turno di molitura.
Le versioni presenti sul territorio sono tante e cambiano per l’aggiunta o meno di ingredienti come le alici o per l’utilizzo del peperone dolce di Altino essiccato che viene fritto, e aggiunto in pezzi (croccanti) o macinato. Un’alternativa è quella che vede il peperone dolce secco cotto a lungo, insieme all’aglio nell’olio nuovo, e con l’aggiunta di acqua bollente: il risultato finale è un piatto leggermente brodoso con il peperone che si va a sfaldare e l'aglio che diventa cremoso.
La ricetta che vi proponiamo è proprio quest’ultima, versione ormai assai rara che un tempo era diffusa soprattutto nell’area frentana, un piatto che differisce da quello che sul territorio chiamano “aj fritt e piparuli”, preparazione realizzata friggendo i peperoni che vengono poi frantumati nel mortaio.
INGREDIENTI
- 400 g. di spaghetti o linguine
- 300 g. di olio extravergine d’oliva nuovo
- 6 spicchi di aglio di Sulmona
- 8 peperoni essiccati dolci di Altino
- sale q.b.
- 50 cl di acqua bollente
PREPARAZIONE
Fase 1
Versate 150 grammi di olio extravergine d'oliva nuovo in una padella, aggiungete l’aglio intero "svestito", quindi fate soffriggere per qualche minuto e appena risulterà leggermente dorato aggiungete il restante olio evo e l'acqua bollente.
Fase 2
Unite i peperoni secchi (interi o tagliati a pezzi) e fate sobbollire il tutto per almeno venti minuti.
Fase 3
Portate l’acqua salata ad ebollizione, aggiungete la pasta e lasciate cuocere. Scolate al dente e unite al condimento, amalgamate per bene, impiattate e servite. Se vi piace, aggiungete del prezzemolo tritato finemente.
[Crediti | Foto di www.sangroaventinoturismo.it]